European Bike Week 2013 / Faaker See: ASIA e le origini

Gli ASIA non sono un gruppo, sono quei rari casi nella storia della musica moderna definiti come un Super-Gruppo. L’avevano fatto in US i “The Band”, poi i “Travelling Wilburyes”, fino alle varie reunion di “Last man standing” in onore di Jerry “The Killer” Lee Lewis, l’icona R’n’R anni ’50... e altri ancora. Il Rock made in UK non è certo da meno e alla fine degli anni ’70 alcune band si scatenano e producono il loro Super-Gruppo per partenogenesi. Rainbow e Whitesnakes, solo per citarne alcuni, catalizzano fior di musicisti e session-men usciti dall’Hard Rock.

Il fiore del cosiddetto Progressive Rock, quel rock potente e ricco di tecniche strumentali in mano a pochi eletti (Emerson Lake & Palmer, Yes, Genesis, King Crimson, Focus, solo per citarne alcuni) viene invece raccolto dagli ASIA. Ottima composizione musicale, scale e progressioni elaborate, virtuosismi allo stato puro, assoli di tastiere che poco invidiano a J.S. Bach (esatto, proprio lui): sicuramente non musica da canticchiare sotto la doccia ma da ascoltare con dovizia di particolari. Gli ASIA nascono nei primissimi anni ’80 da un progetto che incorpora John Wetton (ex-bassista King Crimson), Steve Howe (ex-chitarrista Yes), Geoff Downes (ex-tastierista Yes, poi Buggles) e Carl Palmer (ex-batterista E.L&P.). Il successo è immediato con al top “Heat of the moment”, affiancato da brani come “Only time will tell”. Cambiano però le sonorità rispetto agli anni ’70 e l’esasperazione della tecnica lascia volutamente il posto a melodie più soft e pop, tipiche del decennio '80: tutto evolve in un modo o nell’altro. Ma un Super-Gruppo in cui tutti i componenti sono “star” non può garantire molta costanza: cambi di scena quindi, uscite ed entrate di altri membri, le luci della ribalta si alternano e il ricordo degli ASIA rimane forte per i rockers più nostalgici, meno vivo per i più giovani.

Ma la band non molla e al 16° European Bike Week presso Faaker See si ripresenta in pompa-magna (vai all'articolo). Piacciano o non piacciano, questa è la storia del Rock. Forse il nome ASIA a molti dice poco, ma quei signori sul palco con capelli grigi e probabilmente un po’ di pancetta sono stati per molti un mito musicale, dei Campioni con la “C”, maiuscola ed in grassetto, dei veri “Masters of Rock”.

Immagini estratte dal web.

Commenti