"Roboante Preambolo"
Tre Parole Chiave:
- motocicletta (mo-to-ci-clét-ta) s.f. ~ Motociclo con telaio chiuso e ruote complanari di grande diametro;
- nord (nòrd) s.m. invar. ~ Uno dei quattro punti cardinali, detto anche settentrione e tramontana;
- solo (só-lo) agg. ~ Escluso da un rapporto di presenza o vicinanza di altri.
La prima è una scelta naturale, la seconda una necessità, la terza un mero dato di fatto.
Si ringrazia il Devoto-Oli per le definizioni.
Alcune Necessarie Considerazioni:
- non ho fatto foto. O meglio, ne ho fatte, ma non al solito modo. Questo perché se avessi tenuto la fotocamera a tracolla come sempre l'avrei buttata dopo la prima pioggia. Inoltre fare le foto col cellulare ha reso la cosa...mhmh...come dire, più "personale". Di conseguenza temo che le foto che vedrete non abbiano la qualità di una reflex, e vadano catalogate nella categoria "crappy cellphone pics". Peraltro mi sono poi accorto che la reflex era comunque completamente scassata.
- la moto è stata eroica. Ha resistito a litrate di pioggia e umidità che l'hanno infangata e turbata nella carburazione, alle strade norvegesi piene di buche, si è fatta valere nelle autobahn tedesche dove i pirla mi sorpassavano a 220 e non ultimo è sopravvissuta ad una colluttazione fra ubriachi che l'ha lasciata senza manopola del gas, luce davanti e stop dietro. Eroina pura, è stata l'energia del mio viaggio.
Doppio senso voluto.
Doppio senso voluto.
Most of all thanks for teaching me once again that there ain't no shame in depending on the kindness of strangers, whoever they are.
- caveat emptor: non penso di aver fatto poi granché. Le parole di stima da parte di gente conosciuta e sconosciuta fanno piacere ma sono immeritate. A parer mio l'importante, la cosa fondamentale, è non partire per i motivi sbagliati. Si parte per partire, non per dimostrare; per imparare, non per presumere; per pensare, non per vedere. E soprattutto si parte per divertirsi. Che tu lo faccia da solo, in gruppo, in autobus, a piedi, in segway o a cavallo di un unicorno, la regola aurea è sempre la stessa.
PRESENZA.
- in un'ultima triste nota vorrei ricordare i caduti del viaggio.
I miei scarponi: regalo di mio papà, in pelle ed impermeabili. Hanno resistito fino a che hanno potuto, ma dalla Norvegia in poi l'acqua ha cominciato ad entrare come un pappone senza scrupoli, per la gioia dei miei piedi che sciacquettavano allegri in un paio di centimetri d'acqua;
I pantaloni della mia tuta antipioggia: a quanto pare le tute da pioggia urbana vecchie di sei anni non vanno bene per le miti e dolci estati scandinave. Al momento in cui li ho abbandonati, li tenevo su con il nastro isolante, che usavo anche per coprirne varie falle provocate da combustione contro le dragpipes (che ora ringraziano, coperte di sgommate di tela carbonizzata). Sono riusciti a fare arrivare l'acqua in cavità corporee che non credevo neanche esistessero;
Perso negli ultimi 30 km di strada fra Nizza e Sanremo.
La manopola del gas: una moto può resistere a tante cose, ma a quanto pare non ad una coppia di amici ubriachi che cominciano a menarsi. Dopo una notte di sonno tranquillo in un ostello a Liegi, trovo la mia moto con il gas completamente divelto dal manubrio. La versione ufficiale è che due amici completamente sfatti ad un certo punto hanno cominciato a pestarsi senza apparente motivo, travolgendo il mezzo nella furia della titanica pugna. I due sono stati poi portati via a forza, uno dalla polizia e l'altro dall'ambulanza.
...
Enjoy pt. 1 & 2 now.
"How dull it is to pause"
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