Ma perché c*zzo vado in moto? Mi chiedo e mi tengo forte.
I pensieri si susseguono come onde dentro la testa in confusione, escono dalle orecchie dissolvendosi in nuvole rosa a forma di elefanti...salvatemi!
I pensieri si susseguono come onde dentro la testa in confusione, escono dalle orecchie dissolvendosi in nuvole rosa a forma di elefanti...salvatemi!
Mi trovo perso, sfatto, nebulizzato come spuma di mare di fronte alla tragicomica realtà, con sadismo mi vengono serviti davanti una sequela di sbagli fatti con convinzione e proposito, un muro nero che avanza compatto nella mente.
Sono davvero solo nella crociata contro la mia stupidità? O Enrico la Talpa mi potrà dare una mano? Perché i fumetti e i giocattoli e i cartoni animati e le colonne sonore dei videogiochi continuano a significare così tanto nonostante tutti i titoli e le pretese di serietà ed un'età anagrafica che mente sempre di meno?
Quanto era bella Phoebee? Esiste l'amore, o è una proiezione esteriore del nostro egoismo portato fino al parossismo? Mi chiedo se ci sia davvero qualcuno al mondo in grado di amare l'altro oltre sé stessi, io certamente non ne sono in grado, anni di solitudine incolpevole o cercata contro ogni logica mi lasciano dentro un costante bisogno di accettazione e conferme che raramente trovo, per questo mi rallegro al solo vedere un animale per strada, percepisco un'affinità supposta e magari neanche realmente esistente, credendo di trovare in un leone in gabbia in un campo di grano più empatia che in un altro essere umano.
Sono davvero solo nella crociata contro la mia stupidità? O Enrico la Talpa mi potrà dare una mano? Perché i fumetti e i giocattoli e i cartoni animati e le colonne sonore dei videogiochi continuano a significare così tanto nonostante tutti i titoli e le pretese di serietà ed un'età anagrafica che mente sempre di meno?
Quanto era bella Phoebee? Esiste l'amore, o è una proiezione esteriore del nostro egoismo portato fino al parossismo? Mi chiedo se ci sia davvero qualcuno al mondo in grado di amare l'altro oltre sé stessi, io certamente non ne sono in grado, anni di solitudine incolpevole o cercata contro ogni logica mi lasciano dentro un costante bisogno di accettazione e conferme che raramente trovo, per questo mi rallegro al solo vedere un animale per strada, percepisco un'affinità supposta e magari neanche realmente esistente, credendo di trovare in un leone in gabbia in un campo di grano più empatia che in un altro essere umano.
Perché mentiamo, poi? A volte succede per distrazione, altre per vera meschinità; la bugia è una delle doti naturali dell'uomo e della donna dall'alba dei tempi, d'altronde l'istinto al tradimento è scritto nei nostri geni almeno quanto l'impulso al movimento ed alla soddisfazione primordiale delle nostre necessità naturali e spirituali; ogni creatura vivente tende a ciò che non ha, forse gli alberi così radicati al suolo vorrebbero volare via ed è per questo che crescono così tanto verso il firmamento, e ne escono fuori magnolie giganti come quelle in cui mi nascondevo da bambino ai giardinetti, cercando di sfuggire alla vista di amici che forse in realtà neanche mi cercavano, e di sicuro da quel netturbino scorbutico che bestemmiava quando ci vedeva mangiare sulle altalene.
Le circostanze escono fuori dal tuo controllo, cerchi di avere una padronanza qualunque su quello che ti circonda e non ti accorgi che stai solo fingendo, sei l'ennesimo burlone di uno spettacolo farsesco in atto da migliaia di anni. Le persone e i loro caratteri e le loro menti e le loro parole sono inconciliabili a volte ed è allora che la tua vita somiglia ad un disastro stradale, fa male dirlo e fa male constatarlo e soprattutto fa male esserci dentro ma tutto si sfalda in mille pezzi come la sabbia che stai cercando di tenere in mano, e più stringi più le cose ti scivolano via.
In quei rari momenti di lucidità e autocontrollo derivanti dalla nera angoscia allora ritrovi il nord e ti chiedi se sei stato leale verso quelle poche persone che ti volevano bene e a cui hai voluto bene, e se non le hai travolte nel tuo desiderio ingiustificato ed ingiusto ed inguardabile di ottenere qualcosa, un contentino che volevi dare all'anima per star bene fingendo che non fosse invece una dose di qualcosa di più grande e grave e grigia. Mi spiace se non sono stato all'altezza delle persone e delle loro aspettative e non sono riuscito a ricomporre un puzzle infranto da troppo tempo ma ci ho provato ed alla fine della giornata è più di quanto possano dire altri.
Forse le cose in realtà non sono destinate a funzionare realmente, e l'uomo è destinato in realtà a vivere di ore d'aria e nient'altro, le cui memorie sono destinate ad incidere la nostra anima più di quanto facciano anni di libri e parole scritte su manuali ignorabili e ore di ansia davanti a estranei che ti giudicano e ti guardano e ti calcolano ed infine ti passano sopra lo stesso. E ti ripeti per star bene che non sei obbligato a farlo anche se è una menzogna, l'ennesima accettata come verità generale, che l'uomo in realtà sia libero dalla sua nascita, senza dirti che l'autodeterminismo delle persone e delle nazioni è una delle più belle favole mai inventate, che la libertà credo non esista ma che sia stata parlata, mistificata, sbagliata, politicizzata e stuprata e che la questione realmente sia solo di che schiavitù vuoi essere schiavo, allora tutta la cosa ti appare sotto una luce drammaticamente diversa e cominciano a cadere i muri ed i visi delle persone si sciolgono come trucco sotto le lacrime.
E le cose cominciano a girare come il vento a settembre da queste parti, le palme non son più piegate da un verso ma nell'altro e capisci che sta arrivando qualcosa, e tu ti ostini a cercare e ad accontentarti di quei pochi attimi in cui davvero riesci ad essere auto-cosciente in qualcosa che per una volta va oltre il tuo aspetto esteriore e il tuo modo di porti nel consorzio umano, e non ti vergogni ad essere commosso da quei piccoli gesti di pazzia quotidiana perpetrata contro ogni bastione di austerità semiseria imposta per non si sa quale bene comune, non sono io ma Pirandello a dire che la corda pazza è l'unica a poterci dare una garanzia di verità e ti ritrovi a far fare la carriola ad un cane come il protagonista di quella novella che forse parla di tutt'altro e io in realtà sto svariando.
E ti chiedi se gli amici che hai o credi di avere capiranno mai quello che provi quando le situazioni ti mettono davvero un cetriolo in quel posto, immagino possano immaginarlo ma mai realmente capirlo perché alla fine siamo tutti uguali e diversi ed ognuno di noi è davvero solo nella propria testa; ed allora stai zitto e cerchi di essere dignitoso e composto quando in realtà vorresti urlare in faccia a chi ti ha fatto male quanto ti ha fatto male, o diversamente abbracciare qualcuno fino a stritolargli una costola perché con una sola parola o un solo gesto o un solo sguardo o una sola cristallina risata di ragazza ti ha svoltato la giornata ed infine ti limiti a guardare e riguardare la stessa foto ancora ed ancora come fossi uno schifoso pervertito ma in realtà lo fai perché vuoi solo sentirti rincuorato e leggero come il momento in cui l'hai scattata.
E cerchi di capire quando sia iniziata quella malattia che i pubblicitari chiamano passione passando saggiamente o subdolamente, a seconda dei casi, oltre il lato clinico e quasi ospitalizzabile della cosa (che non credo nemmeno sia una parola ma d'altronde ho fatto il classico, per cui la mia è licenza poetica la vostra è solamente crassa ignoranza della lingua italiana), e ti rendi conto che hai seguito un percorso anche tu in realtà, forse un po' più largo, forse di traverso rispetto ad altri, e sei entrato dalla finestra mentre altri lo hanno fatto roboanti dalla porta principale, ma alla fine se riesci a fissare maniacalmente la stessa motocicletta per quattro ore significa che non siete molto diversi l'un l'altro.
E pensandoci e pensandoci ancora sei felice quando riesci a collegare qualcosa che sentivi tuo e solo tuo nel senso che l'hai scoperto da solo e non l'hai ereditato da altri. Ed all'inizio potevi esserne anche fiero ma crescendo hai bisogno di unione ed allora cerchi dei collegamenti o delle corrispondenze nella foresta di simboli equivocamente interpretabili che è il mondo e la tua vita e ti ritrovi ad essere sollevato e scosso fino alle fondamenta del tuo essere quando realizzi che per te il kustom, la fantasia, la coscienza di sé, ma forse proprio tutto, sono iniziati quando tua zia - quella zia che non c'è più - ha messo un cespuglio lego in testa ad un omino lego, e ti ha aperto gli occhi su delle realtà che non esistono ma che forse con un po' di sudore e immaginazione ti puoi creare da solo.
E c'è ancora chi si ostina a cercarti e abbindolarti e a farti credere che tu in realtà sei un animale abitudinario e che appartiene alla società e come tale devi obbedire quasi cieco alle pubblicità dei giornali e delle tv, e non riescono a capire che il bombardamento psicologico a cui credono di averti sottoposto realmente finisce quando spegni la tele o butti il giornale, e che niente ti potrà raggiungere quando sei lanciato a 160 all'ora su un'autostrada con un mezzo che a malapena frena e malapena fa i 120, niente ti raggiunge a parte ovviamente i moscerini e le pietre e chi ha un mezzo più veloce del tuo, ma in quel caso va bene perché 9 su 10 è un maniaco come te. E nel caso non fosse chiaro potreste riascoltare una delle più grandi ed intense canzoni della musica mondiale, nonché forse la più grande canzone AMERICANA - in ogni cosa, dal testo alla musica alla voce che sembra scavata dal fango del Mississippi - di ogni tempo, in particolare quel pezzo che fa you lose yourself you reappear, you suddenly find you got nothing to fear, alone you stand with nobody near when a trembling distant voice, unclear startles your sleeping ears to hear that somebody thinks he really found you; a question in your nerves is lit yet you know there is no answer fit to satisfy, insure not to quit, to keep it in your mind and not forget that it is not he or she or them or it that you belong to.
E no in realtà non mi sono mai fatto di droga e vi dirò che forse ho anche smesso con l'alcool a parte la birra che non è alcool ma ricreazione liquida, perché forse con tanto moralismo e supponenza penso che si droga chi manca di qualcosa ed a me non è mai mancato niente a parte forse un po' di stabilità sentimentale ed una ragazza che non fuggisse dopo tre giorni, ed anche un po' di autostima, e forse faccio anche male a pensare che la droga non possa aiutarmi ma in realtà ho sempre avuto altro a cui pensare e nei momenti bui sono sempre stato tenuto su da altre persone e cose tra cui il pensiero delle sberle che avrei preso dai miei genitori se avessi solo pensato di perdermi dietro a deliri dettati da sostanze artificiali e nocive e non dalla mia infinita e creativissima immaginazione. In definitiva credo che son sempre stato troppo distratto - o impegnato che dir si voglia - a perdermi che a trovare una strada, anche quella cattiva.
Per cui vi sfido e vi minaccio e vi terrorizzo che se mi fermate per strada o attaccate bottone con me o mi guardate troppo a lungo mentre sono fermo al semaforo, potrei anche sorridervi e chiedervi come state, o dirvi o mostrarvi o farvi capire che non baso le mie rare e preziose - tanto quanto uno zapdos brillante - relazioni sociali sulle mie proporzioni anatomiche o sull'esibizionismo fisico e caratteriale che sembra attanagliare come una sordida malattia dell'anima fin troppe persone, forse non per colpa loro ma amen, insomma in realtà sono genuinamente interessato a quello che avete da dire, a patto che non sia banale o scontato, parlate di voi stessi e di quello che voi avete che altri non hanno, e non sto parlando di conto in banca o la laurea in troiologia del sabato sera o dei cavalli che c'ha il motore della vostra moto o macchina o calesse amish.
E gli scossoni della strada lentamente mi riaprono alla realtà e mi ricordo di quel film spettacolare che ho visto non molto tempo fa, uno su un viaggio in moto e spirituale, come se le cose non andassero di pari passo peraltro, scritto e diretto da quel gran figo di attore che fa Khal Drogo che pure se sono etero un certo brivido lo sento comunque come disse Ronaldo di Beckham quando gli passava accanto sul campo di calcio. E mi ricordo che mi piacque una marea perché era clamorosamente suggestivo e ben diretto e ben recitato, oltre al fatto che lui guida un pan devastante e lo mette pure in moto a mano come se non bastasse, e mi pare che lo abbia costruito Jeremiah Armenta che se non sapete chi è significa che non sapete chi è, e la vita non vi cambierà di molto se non sapete chi è ma magari sì e allora una googlata non vi costa niente.
E l'amicizia è una cosa preziosa nella vita, mi viene da pensare quanto l'amore ma forse non ho mai provato amore in vita mia e allora è meglio se sto zitto. Ma insomma di un autore implorava Seneca si giudicano le opere e non la vita e allora prendete le mie parole come vengono. Insomma tutto questo per dirvi che mi sto allontanando da un posto che non riesco più molto ad amare ma in cui vivo lo stesso ed alla fine il pensiero di una montagna gelida in piena estate e di un fresco mattino sull'erba e un amico che ti spara due cazzate su come ha dormito in tenda alla fine possono ben valere una messa, come disse quel re francese che abiurò la sua religione per pacificare il suo paese lacerato dalla guerra. E se non possiamo più neanche fidarci di un re morto 500 anni fa di cui non ricordiamo manco il nome allora che senso ha questo sporco sporco mondo.
E sto andando in un posto che amo, non perché è il posto più straordinario al mondo, insomma direi che è ok, ma sicuramente è straordinario perché voglio bene ai miei genitori anche se non glielo dico abbastanza spesso e anche se molto molto spesso li ho delusi come figlio e temo anche che leggano queste parole mentre le scrivo perché sono dietro di me che preparano la tavola in questo momento e faccio finta di essere impegnato in opere molto intellettuali per non aiutarli anche se dovrei. E lo amo anche perché il simbolo qui sopra rappresenta molto per me e non credo riuscirò mai a farvi capire quanto non perché sia così difficile da capire ma perché sono io a riporre in certe cose un affetto ed un significato forse non misurabili secondo i parametri mentali comuni, ed ho bisogno di fare così perché certe cose mi mandano avanti, e lo fate anche voi, magari di proposito, magari senza volerlo, ma lo fate tutti, e lo faccio anch'io.
E sono quasi arrivato, e scendo di giri, e le nuvole tornano bianche, e somigliano sempre più a nuvole, non più ad elefanti.
I could stand the sight of worms, and look at microscopic germs
But technicolors pachyderms are really too much for me.
pics taken from the internet/dice/ken nagahara/me
Commenti
Posta un commento
Per i lettori non registrati, cliccare sulla voce OpenID.