Artwork by Sax
I nomi, le facce, le moto.
Innanzitutto, auguri Nicola.
Una sola premessa è necessaria. Questo che segue non è che un tentativo di farvi conoscere questi ragazzi; in quanto tentativo è per sua natura riduttivo ed incompleto. Ma d'altronde se voleste conoscerli sul serio sapete dove trovarli: a San Pablo ah no aspetta questa è l'altra serie.
Ah: se non sapete da dove arrivi il titolo, chiedete pure a Bogs.
E' con immotivato orgoglio, una lacrima e una punta di liquido di Cowper che vi presento la masnada infernale, la nera marmaglia: i Pentacosiomedìmni.
Alig. Modena
Ingegnere meccanico, fan di endurone monocilindriche, di macchine da rally e derapate sotto il mercato dei Fiori. La sua follia in moto e nella vita rasenta la perfezione, tanto da fare sua la celebre massima di Markku Alen, pilota del gruppo B: "Se gommo tiene, io vince gara. Se gommo non tiene, io come bomba dentro montagna".
Tra flirt con il bike downhill e pistonate improvvisate con Golf VolksWagen scassatissime, è un motor freak al 100%: vive, lavora e respira motori. A volte ci dorme pure.
Viaggia su una Honda CB400 Four del 1975, completamente rivisitata secondo uno stile cafè racer fatto in casa, nel capannone di casa sua al Solaro, ed un Husqvarna TE 449 del 2011 modificata, su cui non esita a spararsi 400 km in inverno fra l'Emilia e la Liguria.
Andre. Pisa
Studente di Medicina, appassionato di aerei e plane-watcher, gestore di un occasionale B'n'B (definito nella brochure come "struttura ricettiva di alto pregio") in quel di Pisa, cresciuto fra le chiavi inglesi e le moto del padre; è l'anima creatrice della CDR, fondata da lui in un'insonne mattina di scuola. L'entusiasmo e la frenesia positiva che mette nel proporre itinerari splendidi in tutta Europa e iniziative assurde (meritevoli di miglior fortuna), tipo il torneo di freccette a casa sua o l'allevamento indoor di pogone, è contagiante a dir poco.
Le moto passate nel suo garage e fra le sue mani sono molte e variegate: dalle Vespe a enduro anni '70, per ora viaggia con un Honda CB400Four del 1976, a differenza di quella di Alig completamente originale, ed un KTM 640 LC del 2006, con cui perpetua una fiera tradizione della sua casa fra enduroni e motard.
Mitch. Genova
La mina vagante: innamorato delle motociclette, il suo amore però ha la malattia della velocità. Già con lo Zip ed il Gilera ai tempi del Liceo si dilettava di smanettate, figuriamoci ora. Studente di Architettura, imitatore, rumorista, creatore di umorismo paradossale, costruttore di ammennicoli cartacei come monocoli e orologi da tasca, fitness aficionado e cuoco sopraffino: le sue grigliate e cenoni di Capodanno sono giustamente indimenticate e indimenticabili.
Corre, è il caso di dirlo, intutato e saponettato su un magnifico Triumph Street Triple del 2012, su cui pian piano sta modificando quei pezzi tattici per renderla ancora di più un animale da sparo.
Wayne. Pandoiano
Supereroe: di giorno è Nico, titolare, tuttofare e meccanico di Sanremo Motori, di notte è Wayne, autorità indiscussa ma discutibile su Batman, fumetti, console, videogiochi, serie tv, film di fantascienza, tecnologia; allenatore ufficiale di Pokémon (questa è vera, non sto scherzando), ambasciatore di Google nel mondo, grande fan di spuntini fuori orario oltre che di motociclette (in particolar modo Yamaha e BMW, ma non disdegna niente).
Larger than life.
Dopo essere stato probabilmente l'unico essere umano a fare circa 150.000 km complessivi su un 50ino ed un 250 comprati nuovi, ora è passato a vessare un BMW F 800 R.
Brigg. Genova
Gigante assoluto, colonna portante della Compagnia, e non dico solo per la statura e lo spessore, o per il fatto che studia Architettura. Creatore di tormentoni (dobbiamo a lui praticamente tutto il nostro lessico) e amante sfegatato di caramelle, quieto e riservato, non sai mai quando gli si apre la vena sulla fronte e comincia a smitragliare perle di genio, tirare legne sulla schiena di Nicola a calcetto o, naturalmente, aprire il gas. Dimenticavo: si pronuncia "bridge".
Nico è qualche anno ormai che è fedele alla sua Yamaha XJ6 del 2011, versatile e veloce, maneggevole e svelta, ottima in generale e perfetta per lo stile "falso tranquillo" del Breigg.
Ca. Milano
Ike. Roma
Che sarei io.
Harley Davidson Sportster.
Sax. Parma
Musicista e studente di musica al conservatorio di Parma; coi suoi Mad (cliccate il nome se volete saperne di più), di cui è tastierista e back vocalist, ha un album in uscita, due singoli in classifica, e il Ponente ai suoi piedi. Il suo gruppo è un ottimo esempio di quello che si può ottenere con passione, dedizione, conoscenza e vero talento musicale: il tutto nonostante il ragazzo dai mille soprannomi sia perennemente in ritardo, risponda ai messaggi quando gli pare e non si levi mai il casco dalla testa perché gli pesa portarselo a mano (ma probabilmente ha bisogno delle mani libere per girarsene una).
Oltre a quello per la musica (e per l'assurdo), Kishi, Inghibum o Wayza che dir si voglia ha un talento innato anche nel tarrellare in moto. Finora ha viaggiato (e come, e quanto) sul suo SH 150 del 2004 a carburatore, insieme a quello di Ca vero re delle strade di questa città fino a qualche anno fa, in attesa di un sospirato e meritato upgrade.
~ ~ ~
Alig. Modena
Ingegnere meccanico, fan di endurone monocilindriche, di macchine da rally e derapate sotto il mercato dei Fiori. La sua follia in moto e nella vita rasenta la perfezione, tanto da fare sua la celebre massima di Markku Alen, pilota del gruppo B: "Se gommo tiene, io vince gara. Se gommo non tiene, io come bomba dentro montagna".
Tra flirt con il bike downhill e pistonate improvvisate con Golf VolksWagen scassatissime, è un motor freak al 100%: vive, lavora e respira motori. A volte ci dorme pure.
Viaggia su una Honda CB400 Four del 1975, completamente rivisitata secondo uno stile cafè racer fatto in casa, nel capannone di casa sua al Solaro, ed un Husqvarna TE 449 del 2011 modificata, su cui non esita a spararsi 400 km in inverno fra l'Emilia e la Liguria.
Andre. Pisa
Studente di Medicina, appassionato di aerei e plane-watcher, gestore di un occasionale B'n'B (definito nella brochure come "struttura ricettiva di alto pregio") in quel di Pisa, cresciuto fra le chiavi inglesi e le moto del padre; è l'anima creatrice della CDR, fondata da lui in un'insonne mattina di scuola. L'entusiasmo e la frenesia positiva che mette nel proporre itinerari splendidi in tutta Europa e iniziative assurde (meritevoli di miglior fortuna), tipo il torneo di freccette a casa sua o l'allevamento indoor di pogone, è contagiante a dir poco.
Le moto passate nel suo garage e fra le sue mani sono molte e variegate: dalle Vespe a enduro anni '70, per ora viaggia con un Honda CB400Four del 1976, a differenza di quella di Alig completamente originale, ed un KTM 640 LC del 2006, con cui perpetua una fiera tradizione della sua casa fra enduroni e motard.
La mina vagante: innamorato delle motociclette, il suo amore però ha la malattia della velocità. Già con lo Zip ed il Gilera ai tempi del Liceo si dilettava di smanettate, figuriamoci ora. Studente di Architettura, imitatore, rumorista, creatore di umorismo paradossale, costruttore di ammennicoli cartacei come monocoli e orologi da tasca, fitness aficionado e cuoco sopraffino: le sue grigliate e cenoni di Capodanno sono giustamente indimenticate e indimenticabili.
Corre, è il caso di dirlo, intutato e saponettato su un magnifico Triumph Street Triple del 2012, su cui pian piano sta modificando quei pezzi tattici per renderla ancora di più un animale da sparo.
Wayne. Pandoiano
Supereroe: di giorno è Nico, titolare, tuttofare e meccanico di Sanremo Motori, di notte è Wayne, autorità indiscussa ma discutibile su Batman, fumetti, console, videogiochi, serie tv, film di fantascienza, tecnologia; allenatore ufficiale di Pokémon (questa è vera, non sto scherzando), ambasciatore di Google nel mondo, grande fan di spuntini fuori orario oltre che di motociclette (in particolar modo Yamaha e BMW, ma non disdegna niente).
Larger than life.
Dopo essere stato probabilmente l'unico essere umano a fare circa 150.000 km complessivi su un 50ino ed un 250 comprati nuovi, ora è passato a vessare un BMW F 800 R.
Brigg. Genova
Gigante assoluto, colonna portante della Compagnia, e non dico solo per la statura e lo spessore, o per il fatto che studia Architettura. Creatore di tormentoni (dobbiamo a lui praticamente tutto il nostro lessico) e amante sfegatato di caramelle, quieto e riservato, non sai mai quando gli si apre la vena sulla fronte e comincia a smitragliare perle di genio, tirare legne sulla schiena di Nicola a calcetto o, naturalmente, aprire il gas. Dimenticavo: si pronuncia "bridge".
Nico è qualche anno ormai che è fedele alla sua Yamaha XJ6 del 2011, versatile e veloce, maneggevole e svelta, ottima in generale e perfetta per lo stile "falso tranquillo" del Breigg.
Ca. Milano
Praticante avvocato, 3.3 di Tennis a 17 anni, fisico asciutto, moto sempre pulita, capelli sempre a posto. Potrebbe sembrare quello bravo e serio, ma non lasciatevi ingannare: quando gli parte l'embolo Ca è una delle persone più assurde da avere intorno. Appassionato di aeroplani, viaggi, fotografia, ragazze vestite di nero, non-sequitur e battute stupide (talmente iconiche da essere soprannominate "carliche" in suo onore), la sua risata gutturale ha segnato la nostra crescita più dell'acne.
In moto poi non le manda di certo a dire. Ancora non ha fatto l'upgrade ad una cilindrata più grande ma il suo SH 125 del 2007 ha dettato regole in città ai suoi tempi, ed il manico non manca certo al suo proprietario.
Ike. Roma
Che sarei io.
Harley Davidson Sportster.
Sax. Parma
Musicista e studente di musica al conservatorio di Parma; coi suoi Mad (cliccate il nome se volete saperne di più), di cui è tastierista e back vocalist, ha un album in uscita, due singoli in classifica, e il Ponente ai suoi piedi. Il suo gruppo è un ottimo esempio di quello che si può ottenere con passione, dedizione, conoscenza e vero talento musicale: il tutto nonostante il ragazzo dai mille soprannomi sia perennemente in ritardo, risponda ai messaggi quando gli pare e non si levi mai il casco dalla testa perché gli pesa portarselo a mano (ma probabilmente ha bisogno delle mani libere per girarsene una).
Oltre a quello per la musica (e per l'assurdo), Kishi, Inghibum o Wayza che dir si voglia ha un talento innato anche nel tarrellare in moto. Finora ha viaggiato (e come, e quanto) sul suo SH 150 del 2004 a carburatore, insieme a quello di Ca vero re delle strade di questa città fino a qualche anno fa, in attesa di un sospirato e meritato upgrade.
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Backstage
Quantomai raro riuscire a riunirci tutti quanti in una botta, infatti non è successo. Il "photoshoot" (uh come mi sento importante) si è tenuto in tre giorni differenti; la location è lo storico parcheggio del condominio di Andre, ritrovo per le partenze dei primi giri, prima che lo chiudessero ai non condomini.
Immagino l'abbiano chiuso a causa nostra.
Ad ogni modo nell'afa di agosto siamo riusciti a riunirci tutti; e come sempre capita, abbiamo dato sfogo a depravazioni e demenzialità di ogni sorta.
Vero amore #1.
Vero amore #2.
Si propongono rimedi vari per l'afa.
Questo rimedia alla solitudine, non all'afa.
Due piccole macchine da guerra.
Si commentano nuovi acquisti..
...e l'uso che se ne può fare: tromba, dildo per coraggiose/i, megafono, bong..
Brigg luma il kappone.
Piz si lascia tentare dal Lato Oscuro.
L'isola del Tesoro.
"My advice man, ride your two wheeled freedom machine and spread the word about a rebel named Jesus"
cit. Dr. Glory
cit. Dr. Glory
But first, let me take a selfie.
"Deh zi giramene una"
"Ho finito il tabacco zi"
"Ho finito il tabacco zi"
Niente 3mm, su uno Sportster basta un costume.
Lorenzo chi?
Nonno Pepperidge terrà la cosa per Nonno Pepperidge.
In realtà Mitch il Trump lo usa in città: ai giri viene in sedia.
~ ~ ~
Prossimamente: avete mai visto le gole del Merdon?
Forse sì, se come noi controllate le vostre feci!
No seriamente, fatelo sempre: preverrete brutte sorprese.
Comunque se volete venire sul Verdon, portate lo zaino.
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